Mons. I. Barreiro: I cristeros

Parlare della guerra civile messicana degli anni ’20 è politicamente scorretto.
Perché la Cristiada può essere un esempio per i cattolici italiani pericoloso per i poteri forti.

La Cristiada fu una contro-rivoluzione popolare, realmente spontanea e autonoma. E vittoriosa.
I cristeros, gli uomini armati di pistola e croce, che dal 1925 al 1929 combatterono il governo socialista di Plutarco Calles, non volevano il potere.
Furono costretti a prendere le armi per la sopravvivenza della Fede.

Si tende a descrivere i cattolici messicani di allora come gente retriva.
Pistoleri oscurantisti che volevano vivere nel passato: ma questa è propaganda non insolita da parte di certi “rivoluzionari”.
Al contrario, i suoi leader erano laici, preti e intellettuali di spessore.

Difendevano il loro diritto a ricevere i sacramenti, reso impossibile dalle leggi totalitarie di Calles e promosse già da un decennio dagli “uomini di Sonora”, l’élite massonica che governò il Messico agli inizi del ’900.

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Descrizione

Monsignor Ignacio Barreiro (Montevideo 1947 – New York 2017) served as Executive Director of Human Life International’s (HLI) office in Rome, and was interim President of HLI from 2010-2011. He departed this life on Holy Thursday, April 13, 2017.

From the beginning of his priestly ministry, Monsignor Barreiro was involved in the Pro-Life and Traditional Latin Mass apostolates. A priest with a great love for the sacred liturgy, he was ordained in the Roman Catholic Archdiocese of New York November 14, 1987. He then received his licentiate and doctorate degree in Systematic Theology from the University of the Holy Cross, in Rome, Italy. Prior to ordination, he received a law degree from the Law School in Montevideo.
He was a also a member of the Uruguayan Foreign Service and the delegation of Uruguay to the United Nations.